Sospendiamo la caccia di selezione!! |
L'associazione Lupus in Fabula ha ufficialmente chiesto alla Provincia di Pesaro e Urbino la sospensione della caccia di selezione al daino e al capriolo, in procinto di ricominciare come ogni anno il prossimo mese di agosto. Le motivazioni partono dalla grande nevicata di 5 mesi fa fino al caldo torrido di questi giorni. In mezzo c'è la solita superficialità nell'eseguire i censimenti, l'assurdo aumento spropositato di selecacciatori,l'assoluta mancanza di una adeguata repressione dei fenomeni di bracconaggio, in generale la solita avvilente gestione faunistica fatta solo di fucili e carabine. Prima tanta neve, ora tanto caldo, e la natura reagisce; l'alternarsi di condizioni climatiche estreme mette a dura prova non solo gli anziani ma anche gli animali ed alcune specie in particolare, primi tra tutti i grossi erbivori. Sotto la coltre di neve sono morti numerosi daini e caprioli, mentre altri, neonati, sono rimasti uccisi in queste settimane durante i lavori di sfalcio praticati un pò ovunque in provincia. Sfalcio che è sembrato essere più diffuso che mai nel paesaggio rurale e coi ritmi di crescita della vegetazione anche gli agricoltori più accorti non sono riusciti sempre a scorgere per tempo, tra l'erba particolarmente alta, i cuccioli del capriolo o del daino, fermi immobili, mimetici e silenziosi, come l'evoluzione gli ha insegnato. Evoluzione che non contempla l'arrivo di un trattore e di lame taglienti; dovrebbe pensarci chi si occupa di Tutela e Gestione della Fauna Selvatica (assessorato guidato dal Presidente-cacciatore Ucchielli) ad istruire e se c'è bisogno ad obbligare l'adeguamento dei mezzi agricoli con barre di sicurezza e a compiere lo sfalcio partendo dal centro verso l'esterno del campo, con un tracciato a spirale che consente agli animali a terra di allontanarsi dal pericolo. Ma questa è gestione senza spari, senza cartucce e pallettoni, e chissà se interessa a qualcuno in Provincia... Può interessare che negli ultimi anni, oltre a caprioletti tritati, si è registrato nel territorio provinciale uno spaventoso calo delle coppie nidificanti di Albanella minore (rapace protetto), che guarda caso costruisce il suo nido e svezza i suoi piccoli in mezzo ai campi, tra l'erba. Siccome la fauna è patrimonio dello Stato sarebbe ora che i soldi pubblici venissero spesi per tutelarla e non per organizzare assemblee o feste per i cacciatori, o per stampare e distribuire giornaletti autocelebrativi sull'argomento. Se la caccia di selezione al daino e capriolo è una cosa seria come dice Ucchielli, e se chi la coordina e chi la pratica persegue l'equilibrio ecologico, non dovrebbero esserci problemi a deporre le armi di fronte ad una selezione naturale (quella dell'inverno) ed un'altra (quella delle falciatrici) che di naturale ha solo l'idiozia umana. IL CONSIGLIO DIRETTIVO |
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